Biennale di Venezia (1)

Maria Beatrice Coppi alla Biennale di Venezia

“L’arte è lo specchio dei tempi. L’arte è arte se racconta, se denuncia…”

Queste le parole di Maria Beatrice Coppi, l’artista modenese di adozione fiorentina che da sempre si serve di diverse tecniche espressive, che vanno dalla pittura alla ceramica passando per la scultura, al fine di dar vita a opere dal forte impatto visivo e dal profondo, e a volte nascosto, significato.
Ha esposto sia in Italia che all’estero, ricevendo anche premi e ambiti riconoscimenti.

Dal 26 ottobre al 26 novembre 2017 l’artista sarà presente alla Biennale di Venezia all’interno della rassegna Grazie Italia curata da Stefania Pieralice e Gianni Dunil, con la sua opera “Mediatore di Pace”, una scultura in bronzo e vetro soffiato dedicata all’attuale Papa Francesco. Un’opera unica nel suo genere, intrisa di significati che ruotano intorno alla complessità dell’animo umano, alle antitesi che caratterizzano quest’ultimo e che in questo caso trovano riparo nell’ascetismo, nella preghiera, nella rettitudine acclesiastica. Il mediatore è colui che per unire le parti si sacrifica, si consuma lui stesso, ricerca ciò che unisce, e in una società corrotta come quella che viviamo l’opera di Maria Beatrice Coppi si pone come forte atto di denuncia e rivendicazione
Alla Biennale, che è tra le più antiche e prestigiose rassegne internazionali d’arte contemporanea al mondo a promuovere nuove tendenze e a far luce su tutti quei mutamenti sociali che fanno dell’arte un forte mezzo espressivo, quest’opera della Coppi non poteva che incastrarsi alla perfezione vista la continua ricerca e sperimentazione che fanno della sua arte una soluzione raffinata e intelligente alle diverse tecniche.
Non a caso la lavorazione del vetro soffiato che caratterizza l’opera Mediatore di Pace è avvenuta attraverso un procedimento sofisticato e di resa alquanto difficoltosa, raggiungendo una ricchezza espressiva rara.


 

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